Movimento Lavoratori

Le prospettive finali della Settimana sociale diocesana 2022

 

di Vincenzo De Salve*

Anche quest’anno abbiamo vissuto la Settimana sociale diocesana, dall’8 all’11 maggio, organizzata dalla Commissione diocesana per la Pastorale sociale e il lavoro, giustizia e pace, custodia del Creato insieme al Movimento lavoratori di Azione Cattolica.

Lavoro, Ambiente e Legalità sono stati i temi trattati dai relatori delle tre serate, rispettivamente, il Colonnello Carlo Calcagni, il Dott. Santino Mazzotta e l’Avv. Giuseppe Normandi. Le loro competenze, professionalità ed esperienze di vita ci hanno aiutato a comprendere ancora una volta che il lavoro e la cura dell’ambiente sono connesse sempre più e non possono prescindere da un agire corretto e nel pieno rispetto delle regole.
Abbiamo pregato e abbiamo riflettuto sui temi essenziali per l’annuncio cristiano, dai quali non possiamo prescindere se desideriamo essere realmente, secondo le parole di Gesù, “sale della terra e luce del mondo”.

Ora, alla luce della ricchezza che abbiamo condiviso nel percorso maturato in queste tre serate che ha fortemente stimolato il nostro impegno come cristiani all’interno della società, vi proponiamo le prospettive finali, emerse come indicazioni pratiche, sottolineature e attenzioni, che ci auguriamo trovino attuazione nelle nostre comunità:

– E’ urgente riscoprire i valori fondamentali del nostro vissuto, quali la responsabilità, il senso di giustizia e di legalità, l’amore per la verità che eviti i compromessi e le mezze misure. Desideriamo continuare a riflettere su tali valori, con l’impegno a creare percorsi formativi per i nostri ragazzi e giovani.

– Una grande forma di testimonianza è la fedeltà al proprio dovere, all’insegna della coerenza. Desideriamo essere più attenti alle nostre responsabilità quotidiane, ai nostri doveri derivanti dalla nostra condizione di vita, senza perdite di tempo, senza coltivare ideali solo attraverso parole e proclami, ma con la forza di un impegno serio, ognuno nel proprio stato, senza delegare ad altri ciò che spetta direttamente a noi: “mai arrendersi”, ma sempre impegnarsi, mettendo a frutto, con la grazia di Dio, i doni da Lui ricevuti.

– E’ necessario creare reti di corresponsabilità e collaborazione tra istituzioni diverse, tra famiglie, scuola, comunità ecclesiale, amministrazioni comunali, forze dell’ordine. Insieme, ciascuno secondo le proprie sensibilità e competenze, possiamo attivarci, in autentico stile sinodale, per discutere e trovare percorsi di soluzione all’illegalità, al degrado ambienta, ai tanti problemi dei nostri paesi.

– Desideriamo riscoprire la forza persuasiva del Vangelo e di tanti testimoni, di ieri e di oggi, che ne incarnano la bellezza e la portata rivoluzionaria per la nostra società. Comprendiamo la necessità di approfondire i valori umani e cristiani della Costituzione italiana, come necessario antidoto all’ingiustizia e ad ogni forma di mentalità bellicosa, nella convinzione che la giustizia e la pace sono ideali ai quali ci si forma nei piccoli e semplici contesti quotidiani.

– Crediamo fortemente che realizzare forme di buon lavoro, di lavoro virtuoso, pienamente umano ed umanizzante, dipenda dalla passione e dall’impegno id tutti. Si tratta di un lavoro che rispetti il creato, promuova realmente la dignità della persona, rispetti il giusto salario, prediliga le giuste competenze. Continuiamo ad impegnarci, con maggiore forza ed incisività, a collaborare con le associazioni di lavoratori presenti sul territorio.

– Il nostro lavoro ha già un’espressione evidente e ben strutturata nella Scuola diocesana di formazione socio-politica. Rivolgiamo un appello alle Parrocchie, alle Associazioni e Movimenti, a tutte le persone che abbiano a cuore un impegno sociale orientato in senso cristiano, a considerare seriamente questa proposta. Non ci si può, infatti, lamentare dell’incompetenza e del pressapochismo con cui spesso si offrono risposte ai problemi della gente, se, poi non si colgono le opportunità formative che vengono realizzate.

Ringraziamo il Padre, Datore di ogni bene, per Cristo, nello Spirito e nella preghiera della Beata Vergine Maria e dei nostri Santi affidiamo il nostro lavoro, con l’impegno a rendere sempre il vangelo il grande criterio di misura della nostra vita personale e sociale. E il Vangelo è fortemente inclusivo, perché ci insegna la logica di Dio, che è amore, accoglienza, solidarietà, impegno perché tutti vivano in pienezza.
Come affermava Aldo Moro, “nessuna persona ai margini, nessuna persona esclusa dalla vitalità e dal valore della vita sociale. Nessuna zona d’ombra, niente che sia morto, niente che sia fuori dalla linfa vitale della società.”

 

* segretario MLAC  Ac Nardò-Gallipoli

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