“Prendersi cura dei giovani non è un compito facoltativo per la Chiesa,
ma parte sostanziale della sua vocazione e della sua missione nella storia»
(Introduzione Instrumentum laboris del Sinodo dei giovani)
“La bellezza delle cose che sono in mutamento”
(J. Dewey)
Carissimo don Tony,
che i passaggi segnino la nostra vita è cosa risaputa.
Ce ne sono alcuni, però, che ti si imprimono indelebili sul cuore.
Un cuore, il tuo, che per ben otto anni si è messo accanto ai cuori di tanti giovani e giovanissimi per accompagnarli con passione e cura nei loro delicati e spesso sofferti passaggi esistenziali.
Per questo noi vogliamo dirti grazie.
Grazie per aver puntato all’essenziale sempre attraverso una carezza, che fa rima con bellezza.
Ora sei tu quello chiamato a passare a un nuovo servizio, presso la Conferenza Episcopale Italiana, che siam certi svolgerai con l’entusiasmo e la dedizione che ti caratterizzano.
Sappiamo che come ogni inizio sarà carico di emozione e di qualche piccola apprensione, ma noi ti accompagneremo con la preghiera e con l’esserti vicino, ancora, per davvero.
Perché il tuo tempo in Ac, grazie a Dio, non è concluso.
Ti vogliamo bene, caro Assistente unitario nostro.
Ad maiora semper
La presidenza e il consiglio diocesani
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