Donne, creature di Dio cui è affidato il miracolo della vita, eppure donne, vittime sacrificate all’oscurità da una piaga sociale apparentemente inestirpabile. Donne, ridotte al silenzio, piegate dalle parole, spezzate dalla violenza. Donne, potrebbe mai l’amore colpirvi? L’amore che è unione potrebbe mai partecipare dell’essenza della distruzione? Esso non annienta, genera. È il delirio del possesso, l’incapacità d’accettare l’altro al di fuori d’una logica incentrata sull’io ciò che uccide. Non si muore solo quando il cuore smette di battere, ma anche quando, degradate e umiliate, la mente cessa di sognare, l’anima di sperare.
Oggi, 25 novembre, in occasione della Giornata contro la Violenza sulle Donne, ricordiamo che ogni forma di abuso è un’ingiustizia che mina la dignità e i diritti fondamentali di chi lo subisce. La violenza non ha scuse e il silenzio che spesso la circonda è complice. È fondamentale non solo ascoltare, ma agire, ogni giorno, per costruire una società che promuova il rispetto, la parità e la libertà di essere se stessi senza paura. La lotta contro la violenza sulle donne è una lotta per tutti, un impegno collettivo per un mondo dove ogni donna possa sentirsi al sicuro, rispettata e valorizzata.
di Chiara De Donatis, équipe diocesana MSAC
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