Settore Giovani

CAMBIO DI ROTTA – Domande scomode per un cammino su misura

di Aurora Paladini*

In questi giorni più volte mi sono sentita dire grazie per aver detto il mio “sì” a quest’esperienza, ma la verità è che sono io a sentirmi grata fin nel profondo per avere avuto questa opportunità. Essendo membro di èquipe da pochissimi mesi, la realtà diocesana e quella nazionale per me sono tutte da scoprire… E vorrei gridare: che scoperta!

Sono stati due giorni intensi e ricchi di contenuti complessi, delicati e scomodi. Dico “scomodi” perché sotto molti aspetti ci siamo raccontati situazioni evidenti nella sfera giovanile davanti alle quali a volte è comodo fingersi ciechi, e per cui un cambio di rotta è necessario.

Infatti navigare cambiando rotta è sempre scomodo, perché passa dall’alzare lo sguardo, ascoltare e prendere atto delle realtà sociali ed esistenziali che ci circondano per poi interrogarsi e cercare di tracciare nuovi percorsi. Nella giornata di sabato, dopo l’esperienza di una mostra interattiva sul cambiamento, ci siamo messi in ascolto delle professoresse Alessandra Augelli e Ada Fiore e del professore Andrea Casavecchia, che ci hanno parlato prima del nostro atteggiamento davanti al cambiamento dal punto di vista filosofico e sociologico, per poi aprire una riflessione prima sulla posizione della Chiesa in un mondo in costante trasformazione e poi sul come progettare percorsi di cittadinanza attiva possa permetterci di abitare questo tempo.

Le loro parole hanno reso fertile il terreno per i mini convegni del pomeriggio, con focus che si estendevano dall’accompagnamento alla vita adulta, degli adolescenti, del gruppo in sé, fino al tema dall’accompagnamento nelle esperienze di mobilità e nelle esperienze della fede. Personalmente ho scelto di partecipare agli ultimi due e mi ha colpito l’estrema concretezza e franchezza con cui abbiamo discusso non solo di giovani e mobilità nazionale/internazionale, ma soprattutto della fede, un tema già di per sé complesso, impreziosito dal modo di affrontarlo, cioè con un punto di vista storico, oggettivo e poliedrico, per niente scontato.

Domenica i laboratori e i cantieri associativi ci hanno dato modo di elaborare il tutto cercando di trasformarlo in proposte concrete, passando per riflessioni attente sia al livello diocesano che parrocchiale.

Ora l’emozione del viaggio e dell’arrivo a Montesilvano ha lasciato il posto a molte nuove domande ma anche a nuove consapevolezze, frutto delle provocazioni, riflessioni e della condivisione di esperienze che mi sono state donate in questi giorni.

La sfida è quella di attivare processi che siano davvero testimonianza credibile del nostro essere AC e credenti, della cura delle persone con cui abbiamo il dono di stare e di crescere accanto, con uno sguardo attento e un cuore in ascolto dei bisogni dei giovani, di noi giovani. Spero che tutto questo diventi strumento per una vita associativa che continui costantemente a rifiorire e a rigenerarsi passando per le diocesi e arrivando alle singole parrocchie, senza affanno e calendari pieni per la smania di “dover fare”, ma progettando proposte sempre cucite su misura dei bisogni di noi giovani per navigare davvero insieme verso l’altra riva… con lo sguardo fisso su di Lui.

* equipe diocesana del Settore giovani di AC.

Aurora ha partecipato al Modulo nazionale “Cambio di rotta. Giovani e studenti responsabili in questo tempo” che si è tenuto dal 3 al 5 dicembre 2021 a Montesilvano (PE).

Scrivi un commento...

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.