di Graziano Aloisi e Federica Marti*
La vita è grande! Sono le ore 22:00 di una tranquilla serata di ottobre e siamo appena usciti dal Teatro Comunale di Nardò ma non abbiamo ancora smesso di ripetere e far risuonare tra noi questa splendida intuizione: “La vita non è bella ma è grande!”. L’incontro con la prof.ssa Chiara Scardicchio, inserito nelle Linee programmatiche del Settore adulti diocesano, complice la penombra, quel gioco di luci soffuse, è diventato un tempo di introspezione, di ricollocazione, di assunzione di “nuove posture”, posture di santità ordinaria, come ordinaria è stata la vita di Gianna Beretta Molla, alla cui testimonianza è stata dedicata la serata.
In..chiostri spirituali ha consegnato, a quanti ne hanno partecipato, ancora una volta, un appuntamento formativo – culturale di alto profilo, di spessore. Di più, “un momento di preghiera”, un rendimento di grazie a quanti hanno “magnificato” la vita, vivendola così com’è, nella sua straordinaria ordinarietà. Lo avevamo già vissuto ripercorrendo le testimonianze di Armida Barelli e Rosario Livatino, in una sorta di fil rouge che intreccia le tante storie di AC in un’unica grande (come la vita) storia di salvezza. E queste storie, questa Storia, ci raggiunge, attraverso narrazione di fatti, di voci, di parole dette e udite, di silenzi appena sopiti e di altri traditi da sguardi di stupore, da emozioni soffocate in gola, da memorie personali e persino da proiezioni pastorali emerse al “canto” di Chiara, dallo scorrere di alcune immagini, dietro la lettura di un video come dentro le note di un contrabbasso che spezza i rumori interiori e libera la Vita.
Questa sera il nostro progetto “In…chiostri spirituali” ha sposato un linguaggio diverso, non prettamente legato ad un testo della nostra editrice associativa Ave. Ha voluto raggiungere il cuore di ognuno ricomponendo come in uno specchio riflessivo il gioco di vite donate e riavute: la vita di Bebe Vio, di tutti gli addolorati cantati da Vecchioni, dai tanti rappresentanti dal cortometraggio Stella, di Gabriele Salvatores, da tutti coloro che sentono di poter essere riassunti nella “logica” di un Amore che è “più forte della morte” (Ct 8,6), che è poi la logica di Gianna, di suo marito Pietro e di tutta la sua famiglia.
A queste vite e a tutte quelle a noi sconosciute, Grazie! Un grazie che dobbiamo a Chiara Scardicchio, autrice della serata, alle Suore Oblate dei poveri “Santa Gianna Beretta Molla” di Tuglie con le quali si è collaborato per la realizzazione dell’evento, al Comune di Nardò per il suo patrocinio, a Santa Gianna e al marito Pietro e, prioritariamente, a Dio, che dai teatrini della vita degli uomini sa trarre esperienze di amore che sanno di infinito ed eterno a spazzato via le domande e le riflessioni di tutti. E forse, congedandoci, un po’ tutti abbiamo percepito, in quella stessa freschezza, in quel vento leggero, il soffio di cose nuove, di cose che sanno di cielo.
* vicepresidenti diocesani per il Settore adulti di Ac Nardò Gallipoli
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