Movimento Studenti

Diario di bordo MSAC/01

di Giorgia Renna.
Equipe straordinaria o mangiata di gruppo? Beh, un po’ entrambe. 

L’equipe del Msac di Nardó-Gallipoli, infatti, che generalmente si incontra una volta al mese, a settembre ha tenuto ben due incontri. Perché? In vista del punto di incontro organizzato per il liceo Quinto Ennio di Gallipoli previsto per il 6 ottobre 2017, con il titolo “(RAP)PRESENTIAMOCI BENE. STUDENTI PRONTI NELLA RAPPRESENTANZA”.

Un punto di incontro, nonché il primo di questo nuovo anno scolastico e associativo, sul tema della rappresentanza e partecipazione.

L’equipe, quindi, aveva urgenza di incontrarsi e confrontarsi per organizzare le attività del punto di incontro. E cosa c’è di meglio se non confrontarsi e pensare a come impostare questo importante punto di incontro di fronte a due grandi vassoi di pizze, rustici e calzoni?

Ed effettivamente, i vassoi sono stati decisamente di ispirazione: siamo riusciti a definire la giornata del 6 ottobre e a pensare a delle attività che avrebbero potuto coinvolgere gli studenti.

Abbiamo deciso di impostare la giornata sul dialogo, sul confronto perché ci siamo resi conto che questo spesso non avviene nell’ambiente scolastico e che gli studenti preferiscono non dire la loro e passare inosservati. E questo al Msac non sta bene perché vuole studenti protagonisti, studenti in azione, studenti appassionati che non sono indifferenti alla scuola, ma che la vivono pienamente.

La giornata è stata divisa in due momenti, uno di riflessione e condivisione attraverso l’ascolto di due canzoni, “Fango” di Jovanotti e “La libertà” di Giorgio Gaber e grazie all’aiuto di alcuni documenti, articoli di giornale e riferimenti allo statuto degli studenti e delle studentesse, l’altro un po’ più dinamico in cui i ragazzi sono stati divisi in dei gruppi di lavoro che andavano ad analizzare la figura del rappresentate, l’utilità delle assemblee e la partecipazione di ciascuno studente all’interno della sua scuola.

E allora quale aggettivo più appropriato per descrivere questa equipe se non quello di “straordinaria”? Straordinaria per due ragioni: innanzitutto perché è stata la seconda in un mese, ma anche perché ha definito un punto di incontro anch’esso straordinario.

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