di don Tony Drazza*
Ogni inizio porta con sé sempre qualcosa di preoccupante e di entusiasmante. Ci sono motivi di preoccupazione perché in ogni cosa iniziale c’è sempre la variante che non ti aspetti: nonostante gli incontri, le preparazioni, le messe a punto, poi alla fine arriva qualcosa che non ti aspettavi.
Ma ci sono anche motivi di grande entusiasmo, anche di eccitamento, per le cose nuove che riprendono e che sotto i nostri occhi e le nostre mani riprendono forma. Siamo continuamente chiamati alle ripartenze, a riprendere i fili della storia, a ricordare dove eravamo rimasti e da quel sentiero avere la capacità di mettere passi nuovi.
Tutto questo proveremo a fare nei giorni 8 e 16 settembre 2018. Giorni che segnano un nuovo inizio e un nuovo cammino insieme. In questi mesi estivi tante cose sono successe, che nei prossimi giorni proveremo a raccontarvi come si usa tra buoni amici; tanto lavoro è stato fatto (credo che la presidenza diocesana abbia fatto incontri anche nel mese di agosto).
Generatori di passione è il titolo scritto in grande per i giorni di ripartenza associativa. Partiremo proprio dalla passione, forse per dirla meglio, vorremmo ripartire dal cuore, dalla voglia di mettersi in gioco e di non cedere alla stanchezza.
Generare passione dice, prima di tutto, una grande capacità di non arrendersi, di guardare le cose e la realtà cercando di vedere sempre un po’ più in là rispetto a quello che accade.
Generare passione è anche il coraggio di darsi del tempo, spesso anche lento e prolungato, per vedere più in là delle cose che succedono. L’Ac vuole darsi tempo. Vuole prendersi il tempo per veder meglio, per sognare di più, per tracciare strade che solo con i passi lenti si possono costruire. Ci stiamo abituando alle corse, alla velocità, al “disbrigo” di pratiche perché abbiamo sempre poco tempo. Ma noi non vogliamo solo scegliere di andare avanti, noi abbiamo scelto anche di andare dentro, di scendere in profondità, di guardare meglio ogni cosa e per questo ci vuole tempo.
Sogniamo di essere generatori capaci di trasformare tutto in passione e bellezza. Sogniamo di farlo in Ac e cioè non da soli ma accanto agli altri.
Quest’anno che comincia vedrà da subito due grandi esperienze che, se vissute bene, potrebbero davvero farci bene al cuore: la missione giovani dal 29 settembre al 6 ottobre che vedrà i seminaristi del Seminario di Molfetta per una settimana nella nostra diocesi. Tutta l’Ac è impegnata, specie il settore giovani, perché davvero tutti possano vivere questa esperienza come un momento di grazia e di bellezza per la propria parrocchia.
Poi a ottobre ci sarà il Sinodo dei Giovani. Dal 3 al 28 ottobre 2018 giovani e il papa, vescovi e cardinali saranno riuniti per tracciare sentieri di bellezza. A ciascuno di noi spetta di essere un moltiplicatore di questa esperienza. Questo ci permetterà di essere meno lamentosi e più generatori.
Non ci resta che augurarvi buon anno ed è inutile dire che vi aspettiamo.
Vogliamo, per salutarci, ricordarvi che l’Ac è: “…soprattutto una realtà di cristiani che si conoscono, che si vogliono bene, che lavorano assieme nel nome del Signore, che sono amici: e questa rete di uomini e donne che lavorano in tutte le diocesi, e di giovani, e di adulti, e di ragazzi e di fanciulli, che in tutta la Chiesa italiana con concordia, con uno spirito comune, senza troppe ormai sovrastrutture organizzative, ma veramente essendo sempre più un cuor solo e un’anima sola cercano di servire la Chiesa. E questa è la grande cosa. Perché noi serviamo l’AC non poi perché c’interessa di fare grande l’AC, noi serviamo l’AC perché c’interessa di rendere nella Chiesa il servizio che ci è chiesto per tutti i fratelli….” (V. Bachelet, Discorso conclusivo alla II assemblea nazionale di Ac)
*assistente unitario diocesano
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