di Andrea Santantonio e don Quintino Venneri*
Abbiamo lasciato passare qualche giorno prima di lanciarci in bilanci e considerazioni su WOW, per tanti motivi: innanzitutto, per avere il giusto distacco dall’adrenalina che ci ha animato nei giorni appena trascorsi e per renderci conto pienamente di cosa abbiamo combinato. Sì, crediamo di averla fatta veramente grossa!
L’abbiamo fatta grossa perché ci rendiamo conto che non si può più andare indietro: “WOW deve diventare un appuntamento fisso” – questa è la richiesta più gettonata che abbiamo ricevuto. E crediamo di dover essere pronti a raccoglierla, non perché sentiamo la necessità di riempire i fitti calendari di un ulteriore impegno che ci veda protagonisti, ma perché il processo innescato da WOW 2018 non può rimanere soltanto qualcosa di isolato e casuale.
Ci crediamo profondamente in quello che abbiamo fatto, anche perché troppo bene si sono mescolati fede e bellezza, gioventù e maturità, arte e vita. E ci è sembrato chiaro che in questo modo possiamo dare il nostro contributo affinché la Chiesa diocesana di cui facciamo parte possa essere invasa dalla Gioia del Vangelo alla quale il nostro Papa ci esorta fin dal suo insediamento.
Sentiamo di poterci impegnare nel rilanciare ancora di più questi percorsi sperimentali di evangelizzazione; ci impegniamo a tessere reti, a innescare processi, ad osare e non accontentarci, a provare a scegliere la via più difficile. C’è bisogno di scaldare i cuori delle persone che non seguono Cristo ed è dalla gioia con cui parleremo di Lui che riusciremo a portare le persone lungo la via della Bellezza.
Al termine di WOW permetteteci di mettere nero su bianco alcuni grazie:
- grazie a al nostro Vescovo Fernando e agli Assistenti diocesani che ci hanno creduto e ci hanno spronato e sostenuto
- grazie alle Equipe diocesane del Settore Giovani e del Settore Adulti per la loro passione
- grazie al Servizio diocesano di Pastorale giovanile per il prezioso supporto
- grazie al Sindaco e all’Amministrazione Comunale di Gallipoli
- grazie a Laura Maiola e Lucio Zacà per la grande disponibilità su Gallipoli
- grazie alla Comunità Parrocchiale della Cattedrale di San’Agata per averci aperto tutte le porte
- grazie alla Comunità delle Carmelitane Scalze di Gallipoli per aver pregato insieme a noi
- grazie a Giacomo Giannelli per essersi offerto come sponsor del Concorso Ordinary Love
- grazie all’Istituto di Istruzione Superiore di Parabita e al suo preside per averci fornito i supporti per la mostra
- grazie a Teresa Gatto e all’Associazione culturale Gabriele Inguscio per aver condiviso con noi la bellezza del cortometraggio “Maria”
- grazie a Francesco Sicuro che ha curato le illustrazioni dei segnapassi
- grazie a Gaetano Leopizzi per la disponibilità nell’apertura gratuita del Museo diocesano
- grazie a Davide Divetta per averci messo a disposizione il suo talento artistico
- grazie a Matteo Bellaluna e Mariagrazia Sicuro per aver curato la ricerca delle opere d’arte
- grazie a Dario e Fausto Cota che con grande generosità ci hanno donato musica e parole dolci
- grazie a Luigi Giungato, Luigi Bottazzo e Lola Giuranna per la ricerca e l’esecuzione dei pezzi teatrali
- grazie a Mino Maggio, Lucia De Rosa, Luciano Selvaggio, Maria Rosaria Solidoro per la gentilezza con la quale ci hanno messo a disposizione quei tesori immensi che sono le Chiese confraternali di Gallipoli
Non ci resta che dire… al prossimo WOW!
* vice presidente e assistente diocesano per il Settore Giovani di Azione Cattolica
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