ACR

CAMPIONI IN CAMPO: La Nazionale dell’ACR in festa!

“Che gioia oggi è il nostro momento
batti cinque, metti in gioco il tuo talento.
La Parola raccontiamo con passione
“tutti per uno” è la nostra missione.
È una gran festa, mi sento in famiglia,
la curva grida: ma che meraviglia!”.

Ragazzi, che squadra! – Inno Acr 2022/2023

 

 

Carissime, Carissimi,
poche giorni ormai ci separano dal tradizionale appuntamento della Festa diocesana degli Incontri, previsto per sabato 20 maggio prossimo alle ore 15:30 a Casarano.
Siamo felici di poter ritornare a fare festa tutti insieme, di poter dare ai ragazzi la possibilità di scendere in campo, pronti a mettersi in gioco e fare esperienza dell’altro.
Le squadre dell’Acr di ciascuna parrocchia della diocesi, si riuniranno a formare un’unica grande squadra: la Nazionale dell’Acr, sentendosi così parte di un’unica grande comunità.
Terreno di gioco sarà un campo d’eccezione, la piazza di un paese in festa per il suo santo patrono, all’interno del quale i ragazzi disputeranno una partita all’insegna dell’incontro con l’altro e in cui sperimenteranno che non c’è vittoria più bella di quella condivisa.

Inoltre, in preparazione alla festa abbiamo pensato di indire il concorso dal titolo: IL GAGLIARDETTO DELLA MIA SQUADRA ACR!

 

Per aiutare i ragazzi nella riflessione che porterà alla realizzazione del gagliardetto, vi inviamo qui di seguito una proposta di incontro.

Preghiamo con la preghiera scritta da un gruppo di acierrini dell’arco 9-11 per dire grazie per tutti i momenti in cui “facciamo squadra”e sappiamo di poter contare sulla presenza dell’altro.

Gesù, quando sono felice è grazie alla mia famiglia,

perché mi ama e so che posso contare su di essa in ogni momento della vita.

Gesù, quando sono felice è grazie ai miei amici,

perché parliamo di tutto, ci facciamo sempre compagnia e condividiamo tante cose.

Gesù, quando sono felice è grazie alla scuola,

perché lì imparo cose nuove e faccio nuove esperienze.

Gesù, quando sono felice è grazie al mio gruppo di Azione cattolica,

perché cresciamo e superiamo tante situazioni sentendoci ascoltati e compresi.

Gesù, quando sono felice è solo grazie a te,

perché, quando capita che mi dimentico quanto dovrei esserlo, mi ricordi che non sono solo!

Ti ringrazio per avermi donato la vita.

 

Leggiamo le prime pagine del capitolo 11 “La passione della squadra” tratte dal libro “La Costituzione scende campo. È un gioco da ragazzi” – Editrice Ave, 2020.

 

“Siamo noi, siamo noi, i campioni dell’Italia siamo noi! Siamo noi, siamo noi, i campioni dell’Italia siamo noi!”, cantiamo a squarciagola.

La partita è stata spinosa. Ora la gioia è incontenibile. Nello spogliatoio ci abbracciamo e gridiamo euforici. Giacomo finisce sotto la doccia tutto vestito. È stato il migliore in campo. Il signor Franco entra nello spogliatoio con sei bottiglie di aranciata: “Ragazzi, queste le offro io. Ve le siete meritate. Mi siete piaciuti un sacco, bravi!”. E va via.

Luca: “Raga’, chi lo avrebbe mai immaginato? Il Gufo burbo che ci offre da bere!”. Poi ci ripensa, imbarazzato: “Scusa, Omar!”.

Interviene Omar: “Non preoccuparti!”, e riprende il coro. “Siamo noi, siamo noi, i più forti del torneo siamo noi!”.

In tutto questo chiasso non sentiamo bussare alla porta, che si apre. Fuori scorgiamo i nostri genitori e i sostenitori che ci aspettano. A sorpresa, entra anche il cronista del giornale locale.

“Buonasera ragazzi, posso?”, esordisce l’ospite.

Facciamo appena in tempo a ricomporci. Giacomo viene fuori dalla doccia tutto bagnato.

L’ospite inatteso riprende: “Sono Domenico Fino, il cronista del giornale locale. Mi complimento con tutti voi. Siete stati veramente fantastici! Questo è il miglior torneo degli ultimi anni. Anche grazie a voi. Siete una vera squadra. Posso conoscere i vostri nomi?”.

È davvero la nostra occasione. Persino il giornalista nello spogliatoio!

All’uscita riceviamo i complimenti della gente. Mia madre mi prende sottobraccio: “Andiamo capitano, ti meriti un regalo. Cosa preferisci per pranzo domani?”.

“Mamma, va bene qualsiasi cosa”, rispondo, “ma per regalo vorrei pranzare con te”.

A mia madre, che non sa trattenere le emozioni, gli occhi si fanno subito lucidi e mi stringe forte.

 

La sera non riesco a prendere sonno. Mi giro e mi rigiro nel letto. Ho le gambe che tremano e non smetto di pensare alle reti, alle azioni e all’esultanza. Alla fine, sfinito, mi addormento. Al risveglio, trovo un biglietto sulla mia porta. Ore 13.30 alla mensa. Si mangia tutti insieme.

Mia madre mi ha accontentato. Da quando mio padre è morto e lei ha iniziato a lavorare, non ho mai mangiato alla mensa. Di solito, è occupata e lavoro molto, ma oggi è un giorno speciale.

Trascorro la mattinata nell’atrio del palazzo. Oltre ai membri della Fulgor, ci sono altri ragazzi del quartiere. Naturalmente non si parla d’altro che della partita del giorno prima e si commentano le azioni.

Arriva Omar, tutto affaticato perché ha fatto una gran corsa, con il giornale in mano: “Ragazzi, guardate che titolo: La prima cosa bella. Il piacere del calcio si chiama Fulgor 39”.

Questa volta ci sono anche i nostri nomi, con tanto di commenti e voti. Andrea: la sicurezza, voto 7. Davide: il faro, voto 8. Luca: la mente, voto 8. Giacomo: i polmoni, voto 9. Filippo: la passione, voto 8.

Mi piace molto essere considerato la passione, il cuore della squadra. Adoro tutto questo. È un’estate fantastica.

“Ragazzi, prendo il giornale: lo porto alla mia mamma e stasera lo restituisco. Ci vediamo alle 20 al campo”.

 

Andrea, Davide, Luca, Giacomo, Filippo hanno messo a disposizione il loro talento a servizio della squadra. L’insieme di tante persone con svariati talenti possono solo arricchire la vita di ciascuno, aiutandolo nella crescita.

Ciò che conta non sono i voti, l’importante è che ognuno metta un po’ del suo per il bene della squadra.

 

Pensando alla squadra Acr della tua parrocchia, quali sono le qualità/caratteristiche, i talenti che la contraddistinguono? Rappresentali con una o più immagini e con i colori che meglio le si addicono e crea il gagliardetto della tua squadra.

 

NOTE TECNICHE PER LA REALIZZAZIONE DEL GAGLIARDETTO:

  • Potete organizzare un piccolo contest parrocchiale tra i vari gruppi Acr per decretare la/le immagine/i e i colori che meglio vi rappresentano;
  • Il gagliardetto può essere realizzato con il materiale che preferite e dovrà avere le seguenti dimensioni: 50x70cm;
  • La foto del gagliardetto, insieme ad una breve spiegazione di quanto realizzato, dovrà essere inviata all’indirizzo e-mail: acr@acnardogallipoli.it o ai refererenti foraniali entro domenica 14 maggio 2023.
  • Non dimenticate di portare il gagliardetto il giorno della Festa diocesana, quando saranno proclamate le tre squadre vincitrici.

 

In attesa di incontrarvi presto, vi salutiamo con affetto.

Claudia, Don Giovanni
e l’equipe diocesana

 

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