di Mimmo, don Dario e l’equipe diocesana ACR
GRAZIE!!! Semplice, banale, scontato ma sincero. Innanzitutto un grazie a voi che con la vostra partecipazione avete reso indimenticabile questa festa, al nostro Vescovo che ci dimostra sempre affetto e vicinanza, al comune di Porto Cesareo per averci ospitato, agli amici dell’AC di Porto Cesareo e Copertino per aver collaborato nell’organizzazione, alla Presidenza diocesana di AC che ci ha sempre sostenuti e accompagnati. Ci sono emozioni che non si riescono a raccontare o a esprimere con nessuna parola. Le tieni dentro, le porti nel cuore.
Quel cuore pieno di gioia e di amore: di gioia per il bellissimo pomeriggio vissuto insieme e di amore verso la nostra associazione.
I timori erano tanti: per quanto ci si possa sforzare a organizzare il tutto nei minimi dettagli c’è sempre qualcosa di imprevedibile e incerto. Eppure non ci siamo risparmiati, abbiamo lavorato tanto e ci siamo affidati a Lui consapevoli dei nostri limiti. Decine di persone hanno contribuito alla realizzazione della festa: chi ha curato gli addobbi, chi si è preoccupato della sicurezza, chi dell’animazione, chi della logistica. Ciascuno ha dato il suo piccolo o grande contributo con dedizione e amore.
Come sempre, la fase preparatoria ci ha dato la possibilità di conoscere persone nuove. Un pezzo di strada che si fa insieme e che porta con sé le gioie e le fatiche tipiche di un viaggio ma anche la soddisfazione di arrivare alla meta con la convinzione di esserci riusciti grazie all’aiuto reciproco. Porto Cesareo ha fatto da splendida cornice alla nostra festa ma l’incantevole panorama ha solo messo in risalto la bellezza dei ragazzi di ACR, la forza e l’amore degli educatori e dei genitori. Millenovecento persone hanno sfidato il caldo per testimoniare “senza se e senza ma” che l’AC è una bella e grande famiglia.
Una famiglia che ha a cuore la crescita dei ragazzi e si spende a piene mani per renderli protagonisti. Una famiglia in cui gli adulti, maturi e consapevoli del loro ruolo, lavorano incessantemente e silenziosamente affinché nessuno si senta escluso perché solo un cammino condiviso fa crescere l’associazione.
La festa degli incontri, vissuta in maniera così allegra e vivace, è il segno di un’AC che dà peso alle relazioni, alla solidarietà e al coinvolgimento. Non solo, la festa rappresenta per noi anche un’esperienza di fede perché è un tentativo di far fare ai ragazzi un incontro simpatico con Cristo, di farlo sentire vivo e presente nei fratelli e nella gioia che condividiamo. Questa festa, allora, susciti in tutti noi entusiasmo e forza per spenderci gratuitamente e senza limiti per continuare a dare segni belli di chiesa viva e attenta al protagonismo dei ragazzi e alle necessità di tutti.
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